PASSANTE NORD: inutile, costoso per i bolognesi e per i bilanci pubblici.
Come
molti quotidiani locali hanno mostrato, non si placa il dibattito sul
Passante Nord, tra Sindaci, Agricoltori, industriali del cemento,
Comitati locali e LEGAMBIENTE.
Alcuni
Sindaci della pianura si stanno dissociando da questo progetto di
devastazione del territorio, mentre il Sindaco metropolitano Merola,
sembra si stia rendendo finalmente conto degli impatti ambientali ed
economici di questo progetto
già ritenuto sostanzialmente inutile
anche da Società Autostrade, associato ad un aumento dei costi a
carico del pubblico.
Al
contrario, stupisce l’atteggiamento di Confindustria che difende il
progetto, ritenendo quest’opera necessaria per concorrere con le
aree più sviluppate d’Europa e non solo: gli industriali
continuano a sostenere che ogni parte in causa debba assumersi la
responsabilità
delle scelte prese in passato,
senza cercare vie di fuga come il referendum di cui si era parlato
nei giorni scorsi.
Molte
sono le perplessità che LEGAMBIENTE Emilia Romagna ha sollevato:
- l’impatto ambientale di quest’opera;
- il consumo del suolo nelle aree circostanti, più volte segnalato dalle associazioni ambientaliste.
Anche
il Governatore regionale Bonaccini si è dichiarato favorevole a
bloccare proprio il consumo di un territorio, già tanto martoriato
in favore di nuove
opere di cementificazione,
mentre il suo nuovo assessore Donini, ex ambientalista, lo vuole a
tutti i costi.
I
finanziamenti stanziati da ANSPI temiamo non saranno sufficienti per
opere accessorie, compensazioni e imprevisti, con la certezza di
aggiungere altro peso alle già povere casse pubbliche, sottraendo
risorse ad altre priorità.
L’impressione
è che quest’opera andrà a favorire piccoli gruppi di grandi
costruttori, quando sarebbe più saggio per tutta la collettività
bolognese, destinare tali risorse (1300 milioni di euro, tanti i
soldi previsti per il Passante) al trasporto pubblico, ferroviario e
su gomma, interventi insomma diffusi sul territorio ma a beneficio di
tutti.
In
questo l'Esecutivo del Circolo SettaSamoggiaReno, si trova pienamente
d’accordo con il Regionale LEGAMBIENTE e plaude alle parole dei
Sindaci che si stanno esponendo contro il progetto sul Passante e
quindi, noi ambientalisti rimarremo attenti alle dichiarazioni sia di
questi che di tutte le altre personalità politiche che si
pronunceranno verso questo progetto viario.
Ciò
che lamentiamo è la mancanza di informazioni, di conti veri sulle
future spese; l'assenza grave di un momento di discussione aperto e
costruttivo affinché sia la politica (e non un referendum) ad
indicare la strada da seguire e non che si prendano questo ruolo
soltanto i costruttori.
È
anche alquanto sorprendente che i Sindaci periferici, professionisti,
Comitati e le Associazioni Ambientaliste non siano ascoltati dalla
Regione E.R. e dal Sindaco metropolitano, costringendo per la seconda
volta LEGAMBIENTE a rivolgersi alla Comunità Europea (alla prima, ci
hanno dato ragione) per chiedere di fermare questo progetto
devastante per infrazione alle norme Comunitarie, segno che chi si
adopera per la costruzione di questo mostro inutile e costoso per i
bilanci pubblici, vuole approfittarsi contravvenendo alla Commissione
Europea.
Questo articolo è di Marta Fais @martafais81
Questo articolo è di Marta Fais @martafais81
Commenti
Posta un commento