Un piccolo progetto per un grande scopo: Flaminia Militare tutta da scoprire.
Oltre le autostrade, oltre le colline, tra l’Emilia e la
Toscana c’è un patrimonio archeologico riportato alla luce dalla passione e
dalla tenacia di due cittadini archeologi per passione. Si tratta della Flaminia Militare, strada romana risalente
al 187 a.C., rimasta nascosta dalla vegetazione fino ai giorni nostri.
Questa strada, di cui i basolati sono stati la prima traccia perché si portasse alla luce questo patrimonio, collegava l’antica Bologna (Bononia) ad Arezzo (Arretium) percorrendo il crinale appenninico tosco-emiliano ed è stata per secoli coperta e nascosta dall’incuria dell’uomo, che ne ha scordato la sua esistenza senza tramandarne né valore né presenza, ma anche dall’inesorabile sedimentazione che per secoli l’ha ricoperta.
Il circolo LEGAMBIENTE
SSR si sta dedicando a far conoscere
questo splendido angolo dell’Appennino ricco di storia a tutti i cittadini,
amanti della storia, della natura, escursionisti, con la speranza, un giorno di
farlo diventare patrimonio mondiale dell’umanità a firma dell’UNESCO.
Ovviamente questo è un progetto ben più importante e grande di quello che
stiamo facendo ora: stiamo partendo dalla semplice cartellonistica che aiuti a
trovare questi luoghi a chi è di passaggio, che aiuti le comunità locali a
diventarne parte coinvolta e a far conoscere la Flaminia Militare a tanta,
tanta gente.
Narra Tito Livio nel libro XXXIX della sua monumentale
opera “La storia di Roma” che nel 187 a. C. le Legioni Romane, guidate dai due
Consoli in carica, Marco Emilio Lepido e Caio Flaminio ricevettero dal Senato
Romano l’ordine di debellare le popolazioni liguri autoctone dell’Appennino
Tosco–Emiliano: Galli Boi, Liguri Friniati, Liguri Apuani.
Oggi invece, Cesare Agostini e Franco Santi, dopo aver condotto le loro ricerche sul
crinale tra Setta e Savena, rinvenendo i resti del lastricato, prima e dopo il
passo della Futa, ci hanno regalato la possibilità di poter conoscere questo
tesoro archeologico: sono ben sette i siti che vogliamo farvi scoprire, tra i
quali le “fornaci” di Pian degli Ossi, sulla strada romana della Flaminia Militare.
Quindi, perché non
approfittarne?
Per chi vuole saperne di più:
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