Poligoni di tiro a segno nazionali: com'è finita

Da diversi anni LEGAMBIENTE Emilia Romagna e il circolo LEGAMBIENTE SettaSamoggiaReno denunciano irregolarità nei poligoni di tiro sportivi che interessano la Regione, in particolare quelli di Vergato e di Bologna.
   Questo interesse ha portato alla proposta di legge sui tiri a segno nazionali, di cui è prima firmataria l'On. Marilena Fabbri, che prevede la valutazione degli impatti e la richiesta di separazione tra chi gestisce i tiri a segno nazionali e chi ha il compito di controllarli.
Ebbene, la vicenda continua, con un colpo di scena di grande rilevanza, per la ricaduta nazionale che coinvolge tutti i poligoni di tiro a segno italiani, compresi, evidentemente, i 14 sparsi nella nostra Regione, da Parma a Ravenna.
   Lo scorso 28 agosto, infatti, con la sentenza n.16400/2014 relativa al tiro a segno di Roma, il Tar del Lazio ha dichiarato che la UITS – Unione Italiana Tiro a Segno - non ha alcuna legittimazione a certificare l'agibilità dei Poligoni e che, di conseguenza, tutti gli atti della UITS sono da considerarsi nulli.
La sentenza ribadisce, inoltre, che la competenza relativa all'accertamento dell'agibilità dei Poligoni (anche di prima categoria) e relative prescrizioni, compete in via esclusiva al Ministero della Difesa e al Genio Militare dello Stato.
   Questo importante cambio di scenario è stato, infine, confermato dalla lettera datata 28/09/15 in cui lo Stato Maggiore dell’Esercito ha dichiarato la UITS incompetente a rilasciare le abilitazioni per la prima categoria e ha chiesto che venissero sospese tutte le attività di tiro negli stand di prima categoria nazionali non in possesso di abilitazione rilasciata dai militari (la maggior parte).
Da parte sua la UITS ha risposto che si sta adoperando su ogni fronte istituzionale e sportivo per scongiurare il blocco delle attività sportive e di addestramento alle armi delle Sezioni TSN. E infatti, incurante del divieto, ad oggi, organizza gare nazionali in impianti da considerarsi inagibili (vedi campionato giovanissimi a Napoli il prossimo novembre).
   A livello regionale il circolo LEGAMBIENTE SettaSamoggiaReno sta portando avanti due richieste fondamentali, già sottoposte a tutte le realtà competenti a livello locale e nazionale:
- creazione di un tavolo di confronto su alcuni temi crelativi al Tiro a Segno Nazionale di Vergato, che coinvolga gli Enti Locali e la sezione Tiri a Segno Nazionali di Vergato, in particolare su quanto riguarda l'inquinamento acustico e, in generale, l'impatto ambientale della struttura sportiva.
- Analisi del materiale dei piattelli utilizzati nei Tiri a Volo, in particolare presso il Tiro a Volo di Serra dei Gatti a Castelnuovo di Vergato, riduzione dell'impatto acustico dell'impianto stesso e rispetto (o restrizione) degli orari di apertura. 

La vicenda dei Tiri a Segno Nazionali è tutt'altro che conclusa. "Come ambientalisti e difensori della legalità – ha dichiarato Claudio Corticelli, Presidente del circolo LEGAMBIENTE SettaSamoggiaReno – proprio dopo l'approvazione in Parlamento delle norme sugli ecoreati, chiediamo con forza agli organi di Controllo, di Indagine e di Giustizia e con loro ai Sindaci, di attivarsi per far rispettare la sentenza del Tar del Lazio e le disposizioni dello Stato Maggiore dell'Esercito, legittimo proprietario e responsabile delle strutture adibite ai Tiri a Segno Nazionali".

Link sentenza Tar del Lazio http://www.armietiro.it/moduli/articoli/attachments/6/8/6/1/sentenza-roma.pdf

Link lettera Stato Maggiore dell'Esercito http://www.armietiro.it/moduli/articoli/attachments/6/9/7/5/stato-maggiore.pdf


a cura di Elena Rizzo Nervo

Commenti

Post più popolari