Sulla riqualificazione dell'area Alfa Wassermann

"A seguito di diverse dichiarazioni stampa apparse sui quotidiani di oggi sabato 5 Dicembre, LEGAMBIENTE riconferma il suo appoggio alle scelte urbanistiche di rigenerazione urbana a consumo di suolo zero".

La vicenda della riconversione dell'ex polo industriale di Alfa Wassermann, tra i Comuni di Sasso Marconi e Casalecchio di Reno, è emblematica della situazione urbanistica del nostro paese.

Per poter riconvertire un'area ormai abbandonata e degradata occorre mettere sul piatto nuove edificazioni che ne coprano i costi, come si è fatto negli ultimi decenni per realizzare scuole, asili o altri servizi pubblici. 
Una situazione perversa favorita dalle normative e dalle situazioni di bilancio comunali, che portano a barattare un bene comune (il suolo) con altri obiettivi pubblici.

Sull'intervento urbanistico il Circolo LEGAMBIENTE SettaSamoggiaReno, aveva già sollevato le sue critiche e perplessità alcuni anni fa, con osservazioni e rilevi.

Dal confronto col Comune di Sasso Marconi era emerso come sull'area si sovrapponessero previsioni e diritti edificatori del passato e come le superfici edificabili se pur fossero state ridotte nel tempo, erano comunque sproporzionate rispetto al suolo da riconvertire.
l’Associazione ha avanzato diverse proposte di ulteriore riduzione e di recupero di zone verdi all’interno e intorno all’area ex Wassermann. Proposte che in grande parte sono state accolte nel successivo Accordo di Programma di variante del PTCP nel novembre 2014 con la disponibilità dei Comuni di Casalecchio di Reno e Sasso Marconi.

Allo stato attuale l'Associazione chiede che i Comuni assieme alla proprietà dell'area facciano un passo in più e cioè che si garantisca un saldo netto zero per il consumo di suolo. Togliendo altrove cemento inutile che compensi eventuali nuove costruzioni. 


Si tratta di un obiettivo che l'Unione Europea individua al 2050, ma che nella nostra regione dobbiamo iniziare ad attuare con urgenza già da ora. Vista la presenza di un soggetto attento alla modernità come l‘imprenditore Marino Golinelli, crediamo che questo passaggio innovativo sia praticabile.

Alla Città Metropolitana, che al momento ha mantenuto una posizione neutra, sancendo quanto già ereditato dal passato, chiediamo che possa farsi facilitatore di tale approccio nuovo, che potrebbe essere da esempio per l'intera area metropolitana. 

La Consigliera Delegata all’Urbanistica della Città Metropolitana di Bologna, Isabella Conti, forte delle recenti scelte virtuose di rigenerazione urbana in atto nel suo Comune di San Lazzaro, crediamo possa promuovere l'attuazione del PTCP Alfa Wasserman.

In ultima analisi ai Comuni di Casalecchio e Sasso Marconi, spetta comunque la responsabilità di valutare se quell'area, una volta riqualificata e bonificata non resti un contenitore vuoto destinato a sua volta ad invecchiare in fretta.
a cura di Elena Rizzo Nervo

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