Castiglione dei Pepoli, va a funghi e trova un elmo romano - La conferma sulla Flaminia Militare
Il ritrovamento di pochi giorni addietro di parte di un Elmo di Legionario Romano, tra Baragazza e Roncobilaccio nel Comune di Castiglione dei Pepoli, da parte di un giardiniere castiglionese che andava per funghi, è la conferma delle tesi di Cesare Agostini e Franco Santi, ed anche di LEGAMBIENTE, che quei territori furono percorsi dalle Legioni di Caio Flaminio, nel periodo repubblicano, per costruire e percorrere la strada transappenninica che oggi chiamiamo Flaminia Militare, ma percorsa in seguito anche da altri Legionari di altri Consoli in periodo imperiale.

Chiamata Militare perché serviva per collegamenti militari due città già divenute romane, Bononia e Faesulae, Bologna e Fiesole, una strada in parte lastricata con basolati e per grandi tratti ghiaiata, che partendo dalla neo fondata Bononia nel 189 a.C., passava accanto al torrente Aposa ( oggi Via Venezian, via D’Azeglio ) saliva per le creste di Sabbiuno, poi Pieve del Pino, Monte Adone, Brento, Monterumici, Monzuno, Monte Venere, borgo Le Croci, Monte Galletto, Madonna dei Fornelli, Monte dei Cucchi, Pian di Balestra, Monte Bastione, Monte Luario, Piana degli Ossi, il Passeggere, Monte poggiaccio, Poggio Castelluccio, passo della Futa, ( queste due località vicine a Baragazza e Roncobilaccio ) Monte Poggione, Monte di Fò, torrente Sieve ieri, oggi Bacino del Bilancino, Castello del Trebbio per poi arrivare a Fiesole.
Quindi i legionari romani comandati da Caio Flaminio, come racconta nel libro ottavo lo storico Tito Livio, non solo sconfissero i guerrieri Liguri di varie tribù (Friniati, Apuani, Mucelli) che scorazzavano quei territori fino a spingersi nella pianura padana. Avendoli fatti schiavi, insieme ai circa 6.000 soldati romani, per ordine del Senato Romano, costruirono la strada Flaminia Militare, mentre Marco Emilio Lepido con i suoi legionari completava la strada che da Piacenza, che ancor oggi conduce a Rimini.

E’ singolare e sorprendente che proprio in questa estate un abitante di Monterenzio abbia ritrovato lungo il percorso della strada romana Flaminia Militare che affianca la Via degli Dei, nei pressi di Monte Adone, un sesterzio di Filippo l’Arabo, imperatore romano della prima metà del 3° secolo d.C., a ulteriore dimostrazione della frequentazione del percorso della strada militare, anche in secoli successi alla sua costruzione.

A questo punto suggeriamo alla Soprintendenza, alle Università di Bologna, le Facoltà di Lettere/Archeologia, al Comune di Castiglione dei Pepoli, di inoltrare un appello alla popolazione della montagna emiliana, nel caso si fosse trovato delle armi, calzari, corazze, monete, indumenti di Legionari Romani, che gli antenati hanno raccolto, di farlo sapere alle Autorità.
Mentre sarebbe importante che la Soprintendenza di Bologna potesse scavare nel castagneto dove è stato trovato l’Elmo, per verificare se sotto terra ci sono altri reperti.
Sarà utile per saperne di più della nostra storia.
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